ACCESSO:
Salendo verso il Passo Pian delle Fugazze, arrivati in località Ponte Verde svoltare a destra. Proseguire in direzione Passo Xomo e salire in località Bocchetta Campiglia. Posteggiare l’auto e iniziare la salita attraverso l’entrata monumentale.
DESCRIZIONE:
Questo capolavoro di ingegneria militare fu costruito a partire dal 6 febbraio 1917, durante la prima guerra mondiale, per concludersi nel novembre dello stesso anno. Un tempo ridottissimo se si pensa alla lunghezza del percorso, 6555 metri, e alle infinite difficoltà che i minatori del Genio dovettero superare per scavare la roccia in corrispondenza dei 52 tunnel.
Sono infatti 2335 i metri della strada che si sviluppano in galleria, circa il 35% del totale. La partenza è fissata a Bocchetta Campiglia (1216 metri) nel comune di Valli per arrivare a Porte del Pasubio (1928 metri), dove si trova il rifugio Papa.
Un autentico miracolo di ardimento dei minatori italiani, che portarono a termine il lavoro nonostante tutti i disagi comportati dal lavoro in quota e dalla guerra in corso.
La Strada venne realizzata per risolvere un grosso problema che l’Esercito italiano incontrò durante la Guerra contro l’Impero Austro-Ungarico, ossia quello di approvvigionare le prime linee sulle vette del Pasubio senza venir bersagliati dagli avversari.
A comandare i lavori fu la 33° compagnia Minatori, appartenente al 5° Reggimento, con l’aiuto di sei centurie di lavoratori. A dirigere le operazioni fu il tenente Giuseppe Zappa, cui seguì in un secondo momento il comandante Corrado Picone.
Ciascuna delle gallerie ha un numero ed è dedicata ad un soldato o ad un reparto dell’Esercito. La più lunga è la 19esima, la Vittorio Emanuele III, che arriva addirittura a 320 metri, sviluppata in verticale attraverso una spettacolare spirale di quattro tornanti.
Nel complesso si tratta di un autentico capolavoro di ingegneria, che dopo cento anni attira ancora a sé decine di migliaia di turisti, che accorrono da tutta Italia e anche dall’Estero per percorrere la mitica Strada.